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ADOLESCENZA

ADOLESCENZA

A partire da ciò che abbiamo (o no) ricevuto nell’infanzia, nel corso dell’adolescenza la costruzione del sé prosegue, appoggiandosi a risorse nuove: emerge infatti una capacità di pensiero più ampia, che può allungarsi a punti di vista inediti e che permette all’adolescente una riflessione su di sé; può così elaborare e includere nella propria immagine anche i nuovi input che arrivano da un mondo sempre più ampio di relazioni significative. Il compito evolutivo specifico dell’adolescenza è proprio la costruzione della propria identità, a partire dalle novità rappresentate dallo sviluppo corporeo e dai nuovi pensieri, esperienze e relazioni che la crescita permette. Ciò che si verifica in adolescenza non va semplicemente ad aggiungersi a ciò che è accaduto nell’età infantile, ma permette un profondo rimaneggiamento strutturale, che comprende la possibilità di modificare la percezione infantile di sé. In questa età, soprattutto le ragazze acquisiscono inoltre importanti capacità autoriflessive, che permettono loro di elaborare le nuove esperienze trasformandole in informazioni sul sé. L’adolescente cerca di capire chi è e quanto vale attraverso il modo in cui il mondo lo guarda, ma il “mondo” è costituito ora in prevalenza dal gruppo dei coetanei, nei quali cerca insieme protezione e rispecchiamento identitario. L’adolescente si sente molto esposto allo sguardo del gruppo; questo vale soprattutto per le ragazze, da sempre molto sensibili proprio allo sguardo altrui. Anche il successo e l’insuccesso oggettivi (legati per esempio al risultato scolastico o sportivo) vengono valutati in base alla risposta e al gradimento dell’ambiente dei pari: ciò che viene ritenuto importante dagli adulti non costituisce necessariamente una priorità per l’adolescente, che può persino arrivare a mascherare le proprie capacità se l’ambiente non è in grado di apprezzarle.

Per tutte queste ragioni, l’adolescenza non è un’età semplice: la ricerca di sé è appassionante, ma può spesso essere accompagnata da sentimenti di grande solitudine. Si tratta infatti di un lavoro mentale complesso, in cui ciascuno deve compiere continui aggiustamenti della propria immagine, tenendo conto da un lato delle caratteristiche che va scoprendo di sé, dall’altro delle attese che percepisce nel suo ambiente di vita. L’adolescente si trova spesso stretto tra il rischio di rimanere solo e quello di venire schiacciato e omologato dal gruppo, rinunciando a sviluppare ed esprimere non solo le sue doti personali, ma anche il mondo in costruzione dei suoi desideri. Piacere al gruppo può diventare un obbligo gravoso, che fissa l’adolescente in ruoli rigidi e immagini di sé poco articolate. In questo percorso difficoltoso a volte è utile garantire un sostegno all’adolescente, permettergli un confronto, un aiuto di tipo psicologico, che possa aiutarlo in questa delicata fase del suo cammino di crescita.

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