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COPPIA: USCIRE DALLA CRISI

COPPIA: USCIRE DALLA CRISI

Come affrontare una crisi di coppia? Una crisi di coppia non si risolve ma si attraversa. Di solito, quando ci troviamo impantanati di fatto in una crisi di coppia, tendiamo a volerne uscire il prima possibile e questo è proprio uno dei motivi per le persone ci si impantanano ancora di più.

La coppia è l’ambito privilegiato di terapia per l’essere umano. In sintesi e semplificando, se la coppia funziona bene non c’è bisogno dello psicoterapeuta, perché in realtà è la coppia il luogo deputato ad essere ambito privilegiato di trasformazione e di cambiamento per la persona, di crescita, evoluzione, sviluppo psichico. Una delle condizioni che fa sì che le crisi non diventino devastanti, è che ognuno dei due partners percepisca di non essere la coppia, ma di essere altro, o meglio che la coppia è altro rispetto a lui/lei. Molto spesso le persone in crisi che hanno problematiche all’interno della coppia, se si identificano con la propria coppia, dal momento in cui la coppia non funziona, è come se si sentissero nulla. Ma io non sono la mia coppia!

Durante il processo di crescita e sviluppo della coppia, le crisi sono inevitabili! La coppia ha delle crisi assolutamente necessarie che deve attraversare, sono crisi evolutive come quelle che si attraversano nella crescita. Faccio degli esempi di queste crisi evolutive, fisiologiche: passare dall’innamoramento alle prime delusioni, il rapporto con le famiglie d’origine, la nascita di un figlio. L’altro tipo di crisi che possono verificarsi in una coppia sono crisi strutturali, come se il contenitore coppia si crepi, come se uno dei pilastri su cui la coppia si regge stia tremando. Ad esempio è ciò che accade quando si perde la fiducia, quando si diventa estranei, quando ci si perde di vista, quando si incomincia a sentire che non ci capiamo più, quando si cerca di essere uguali a tutti i costi, quando manca l’aria. Sono ferite che riguardano la dimensione dell’intimità, oppure della differenziazione. Quando avvengono le crisi strutturali si sta male: si è disorientati, frustrati, addolorati, ci si sente falliti. Se però provassimo a guardare al sintomo che la coppia sta esprimendo, ad esempio la mancanza di interesse reciproco, il tradimento, la conflittualità, ecco, lì la coppia sta urlando, sta dicendo che sta male. Anche quando c’è un tradimento, si è soliti pensare che il problema sia di uno solo dei due: invece no, uno si incarica, per così dire, di portare avanti l’urlo della coppia, perché entrambi i partner non stanno accudendo la coppia in modo da farla crescere e star bene. Occorre che, davanti alla coppia che sta male, ognuno dei due si senta ugualmente responsabile del pantano di crisi nel quale si trova. Non è una cosa semplice, perché siamo tutti più o meno disposti a colpevolizzare l’altro, a non vedere le proprie di mancanze: il percorso di attraversamento della crisi però inizia proprio dal momento in cui entrambi si prendono la responsabilità del pantano in cui si trovano.

Una delle prime cose da fare è riconoscere la propria rabbia, io sono arrabbiato con te perché secondo me tu non hai fatto quello che dovevi fare. Ci sono coppie che pensano che amare escluda tutto ciò che ha a che vedere con rabbia, invidia, gelosia, rancore, vendetta. Sono tutte bugie. In realtà una relazione affettiva significativa, soprattutto quella di coppia, per non parlare dei figli, comporta tutto questo (Fonte: Paola Bassani).

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