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DIETE E ANORESSIA

DIETE E ANORESSIA

Iniziano pressapoco tutte così le storie di anoressia nervosa. Intorno all’adolescenza, con una dieta che appare del tutto innocua. Del resto, chi non ha mai provato a buttare giù  qualche chilo di troppo? Ma se per le persone cosiddette normali la dieta finisce quando si raggiungono e se si raggiungono i risultati voluti, e inizia la lotta per il mantenimento del peso forma, per chi si ammala di anoressia non è così. Loro non si arrestano! Presto il cibo comincia a diventare un nemico. Non è una semplice restrizione nutritiva per eliminare qualche cuscinetto di grasso; la dieta diventa qualcosa di più complesso e drammatico in cui esse mettono in gioco tutta l’esistenza. La magrezza diventa un’ossessione, le anoressiche entrano in una spirale dalla quale è difficile uscire. L’intero comportamento subisce delle modifiche impressionanti. Cambiano radicalmente le abitudini alimentari, lo stile di vita inizia a ruotare completamente sul ‘problema cibo’. Ad un’osservazione esterna il comportamento anoressico colpisce, infatti, per un’atteggiamento ambivalente, disordinato, caotico che queste pazienti hanno con il cibo. Si può assistere ad un rifiuto anche totale dei cibi; fortunatamente, però, nella maggior parte dei casi, il, rifiuto è parziale con un severissimo controllo delle calorie assunte e una quasi completa esclusione dei carboidrati, dei cibi solidi, degli zuccheri e una limitazione a pochissimi alimenti.

Nei primissimi giorni il digiuno causa le maggiori sofferenze, non è mica vero che manca l’appetito. Anche se ha fame, l’anoressica si impone regole rigidissime che, naturalmente, le provocano sofferenze. Ma lei non può tornare indietro poiché la paura di ingrassare è ancora più forte dei crampi allo stomaco. Superato il primissimo periodo, segue un’altra fase, in cui nonostante le sofferenze per la fame la persona si avverte incredibilmente attiva, piena di energie. E’ euforica, si sente orgogliosa di quello che sta facendo, la sua volontà l’ha avuta vinta sul suo fisico! Questo è il momento determinante nell’evoluzione della malattia: alcune ragazze si fermano qui; altre, destinate ad entrare definitivamente nell’anoressia, sono convinte invece che non possono tirarsi indietro, anzi debbono fare di più per mantenere i risultati che si stanno delineando e per scongiurare un ritorno al peso di prima. Il quadro che piano piano si delinea è preoccupante: da una dieta iniziata per eliminare qualche chilo in eccesso, nel giro di pochi mesi la situazione si trasforma del tutto. L’anoressica diventa una persona ossessionata dalla paura d’ingrassare, con un rapporto ambivalente con il cibo, che esibisce comportamenti strani e bizzarri. E così, da una semplice e innocua dieta, iniziata quasi per gioco, si ritrovano coinvolte in un sintomo pericoloso dalla cui spirale è impossibile uscire senza un serio aiuto!

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