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LE BUGIE DEI BAMBINI

LE BUGIE DEI BAMBINI

Esistono varie ragioni per cui un bambino può mentire. Se il proprio figlio è in età scolare, si tenga presente che il bambino a quest’età è caratterizzato da una grande esuberanza mentale ed emotiva, è poco critico e non discerne bene tra la realtà e la fantasia. Inoltre a quest’età il bambino ha una fantasia e immaginazione senza freni. È anche frequente che si inventino un compagno di giochi o un “amico immaginario” che in realtà non esiste. Pertanto non ci si deve preoccupare: se il proprio figlio inventa storie fantastiche a quest’età è perché la sua immaginazione è senza limiti, ma il problema si supera a mano a mano che matura.
Lo stesso vale tra i tre e i quattro anni, in cui il bambino si trova nel bel mezzo della cosiddetta fase di opposizione: è possibile che menta solo come modo di contraddire i genitori. A volte la menzogna può essere una strategia che il bambino utilizza per mantenere l’autostima. Il bambino esagera per far fronte alle sue insicurezze e alla sua mancanza di autostima, per fare una bella figura davanti ai suoi compagni e per provocare la loro ammirazione. Ad esempio si vanta, senza che sia vero, della macchina nuova che si è comprato il suo papà, di certi giochi che gli hanno comprato, di casa sua che ha una piscina enorme, delle vacanze che ha passato a Disneyland…quando un bambino dice questo tipo di bugie si deve sospettare che manchi di sicurezza in se stesso e che esista qualche problema di autostima.
Altre volte la menzogna è il risultato dell’imitazione del comportamento adulto. I bambini hanno una grande sensibilità per captare la sincerità dei grandi. Spesso si commette l’errore di mentire davanti al bambino: per esempio quando ci chiamano al telefono e facciamo dire che non ci siamo, o diciamo all’altro figlio “non raccontare a tuo fratello dove siamo stati…” Se nostro figlio scopre che mentiamo, bisogna riconoscerlo e scusarsi davanti a lui, in modo che veda che anche a noi costa essere sinceri, ma lottiamo per migliorare.
A volte il bambino mente per richiamare la nostra attenzione: può, ad esempio, far finta di essere malato. A volte, inoltre, se non si sente accettato in casa, nasconde i suoi errori e sbagli per paura che, se vengono scoperti, si smetterà di volergli bene.
In alcuni casi, la bugia può essere anche una forma di vendetta o di aggressione verso i genitori quando il bambino si sente maltrattato, in modo reale o immaginario, proprio da loro. È anche possibile che il bambino menta per ottenere qualche beneficio o per evitare situazioni sgradevoli. Ad esempio, davanti alla minaccia di un castigo il bambino mente per evitarlo. Se ottiene il suo obiettivo, è probabile che lo ripeta in futuro.
La frequenza con cui il proprio figlio mente, deve essere un fattore da considerare all’ora di valutare l’importanza delle sue bugie. Un bambino, che esagera costantemente la realtà, è possibile che stia esprimendo un problema di autostima che si deve affrontare quanto prima. Se il proprio figlio utilizza la menzogna come una forma di “difesa” si dovrà cercare di combatterla quanto prima, affinché non corra il pericolo di diventare un’abitudine.
Cosa si può fare per prevenire?
In primo luogo i genitori devono osservare il proprio comportamento. Si dovrà creare nella propria casa un ambiente di sincerità, che non renda necessario mentire. Per questo è fondamentale sviluppare un clima di fiducia. I figli hanno bisogno di sapere che i loro genitori e insegnanti li amano, li aiutano e non li giudicano. Quando dice la verità, si deve cercare di lodarlo per questo e di sottolineare il suo coraggio nel dire la verità anche se costa.
Se nonostante tutto mente, la prima cosa è non drammatizzare. Non conviene reagire alle sue bugie con minacce o arrabbiature, perché la paura è sempre il peggior nemico della verità. Quando mente, lo si deve sgridare in privato e non lo si deve etichettare né chiamarlo “bugiardo”: se lo si fa spesso è probabile che lo diventi davvero. Si deve rifiutare e condannare la bugia, ma non il bambino: “Ha detto una bugia” ma non è “un bugiardo”. E se ha il coraggio di dire la verità correndo il rischio che lo si castighi, lo si deve lodare in pubblico.
Il miglior modo per risolvere un problema è indagarne la cause. Quando la menzogna è dovuta a sentimenti di insicurezza si dovranno prendere misure in famiglia per migliorare la stima che il bambino ha di se stesso. Quando il bambino mente per paura o come modo di richiamare l’attenzione, ci si dovrà impegnare di più per dargli più affetto e per fargli capire che lo si ama e che non deve temere di perdere l’affetto dei genitori.