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BAMBINI E RABBIA

BAMBINI E RABBIA

Tutti sappiamo che non è facile sentirsi dire NO. Se rifiutiamo al bambino qualcosa che desidera , dobbiamo essere pronti ad affrontare la sua reazione. Quando i bambini si arrabbiano, comportandosi come se stessero per esplodere (si buttano a terra, agitano furiosamente braccia e gambe, urlano come indemoniati), l’adulto deve restare calmo, non deve farsi sopraffare dalle emozioni del bambino al punto da lasciarsi trascinare, cedendo anche lui all’ira. La collera non ha niente in comune con la ragione. Spesso, quando assistiamo ad un eccesso d’ira o ne siamo la causa, viene risvegliata una parte di noi che sa cosa vuol dire perdere il controllo. Vogliamo bloccare in fretta l’esperienza e invece di prendere le necessarie distanze dallo stato del bambino, premessa indispensabile per poterlo aiutare, ci lasciamo trascinare nel conflitto. È più facile cedere all’irritazione e dire “Piantala con queste assurdità”, che prendere atto che il bambino è sofferente, sta comunicando qualcosa col suo comportamento, e ha bisogno di essere tranquillizzato e contenuto. A volte i bambini si comportano come se ci fossimo trasformati nella strega di Biancaneve, e ci può capitare di chiederci se non stiamo agendo davvero in modo crudele. Dobbiamo magari rammentare a noi stessi che non è una cattiveria dire no a nostro figlio che pretende di vedere un altro cartone animato o di mangiare un altro ovetto Kinder, ma che anzi probabilmente è la cosa giusta da fare. Se riusciamo a conservare l’immagine di noi stessi, a pensare che stiamo facendo la cosa giusta per il bene di nostro figlio, agiremo con più convinzione. Se invece diamo credito alla sua immagine di noi quando ci vede d’un tratto divenuti cattivi e crudeli, potremmo diventarlo davvero e sentirci paralizzati. Può essere molto inquietante rendersi conto che un bambino ci ha trasformati in un mostro. Diventa difficile pensare con chiarezza, bisogna esaminare cosa sta realmente accadendo. Spesso capirete che avete fatto bene ad agire con fermezza, anche se a nostro figlio la cosa non piace: i limiti spesso provocano rabbia, e dobbiamo essere in grado di affrontarla. La collera è comune a noi tutti, eppure spesso vi è associato un senso di colpa. Invece è normale e sano provare rabbia per certe cose, il punto è come gestirla! Se i genitori si arrabbiano e riescono a superare la collera, chiedendo scusa o dicendo mi dispiace, anche il bambino imparerà a gestire in modo positivo le proprie emozioni.

 

I bambini devono potersi arrabbiare e trovare dei modi accettabili di esprimere la loro collera, devono acquisire la capacità di gestire i conflitti e le emozioni forti, non vivendole come qualcosa di sbagliato, ma come un modo di manifestare ciò che provano e di comunicare qualcosa. È indispensabile riflettere su ciò che provano i bambini arrabbiati, parlarne e aiutarli a tradurre in parole le loro emozioni.