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EMOZIONI E CIBO

EMOZIONI E CIBO

Le emozioni spesso sono pronte a trasformarsi in cibo. Nel momento in cui allunghi la mano verso le patatine per evitare di sentire ciò che senti, stai dicendo con una certa efficacia “Non ho altra scelta se non ottenebrarmi.Vi sono cose che non si possono sentire, né capire o tantomeno modificare”, stai dicendo “Il bene esiste per tutti eccetto me, quindi tanto vale mangiare”, stai dicendo “Sono fondamentalmente difettata, quindi tanto vale mangiare”, stai dicendo “Tutti riescono nelle diete tranne me, quindi tanto vale ingrassare”, oppure “Il cibo è l’unico vero piacere dell’esistenza, quindi tanto vale mangiare!”.

Quando cominciamo a mettere in discussione le nostre convinzioni e abitudini, quando proviamo ad esplorare quale emozione si nasconde dietro quelle frasi o dietro la ricerca continua di cibo, quando notiamo le sensazioni del corpo, quando ci rendiamo conto di cosa sentiamo davvero, allora ci lasciamo incuriosire e proviamo a cambiare le etichette che sempre appiccichiamo alle cose che ci capitano. Possiamo permetterci di distinguere tra schemi superati o che ci creano disagio e la verità della nostra vita adesso.Possiamo vedere che le nostre associazioni emotive appartengono al passato oppure che rifuggiamo da emozioni e sentimenti a causa delle storie che ci raccontiamo e che ci fanno paura.

Se mangiate e usate il cibo per gestire le emozioni vi illudete di scacciarle, ma in realtà le vostre emozioni già ci sono e mangiando troppo non fate che accrescerle…Il cibo sparisce nella pancia ma la fonte della tristezza, gioia, rabbia, delusione, noia -e qualsiasi altro stato emotivo stiate cercando di annegare nel cibo- rimane lì, per di più potenziato dal senso di frustrazione e inadeguatezza che discende dal rapporto conflittuale con il cibo e dal rendersi conto di usare l’alimentazione come modo per non sentire. Contrariamente a quel che raccontano le vostra fantasie, mangiare non ha fatto scomparire i problemi, li ha raddoppiati! Potete sforzarvi di ignorare le emozioni e cancellarle col cibo, ma la verità è che esse rimangono lì, forti come o più di prima, e vi tengono in ostaggio.

Se volete liberarvi davvero da tutti i vostri vecchi meccanismi disfunzionali e dalla schiavitù del cibo e delle emozioni, provate a iniziare un percorso qui: ogni momento è quello buono, per recuperare fiducia in voi stessi e non privarvi più né di biscotti né di benessere se ne mangiate troppi! Non si tratta di cibo. Non è mai questione di cibo. Non è neanche questione di sentimenti. Si tratta di quel che c’è al di sotto dei sentimenti. Fra i sentimenti. Oltre i sentimenti. Oltre le emozioni e oltre il cibo…

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