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PERCHE’ CAMBIARE?

PERCHE’ CAMBIARE?

Il punto chiave è se volete cambiare. Volete fermare le abbuffate? Volete smettere di pensare al cibo e di controllare l’alimentazione? Cambiare è possibile: è possibile cominciare a mangiare ancora normalmente; è possibile gustare il cibo anziché mangiare con paura, dispiacere o senso di colpa; è possibile mangiare con gli altri ed essere felici.

Se avete una lunga storia di disturbi del comportamento alimentare, è importante che consideriate come avete adattato la vostra vita al problema alimentare.

Iniziate facendo una lista dei vantaggi potenziali del cambiamento. Per aiutarvi, ponetevi queste domande: se smetto di abbuffarmi,

mi sentirò meglio?

migliorerà la mia qualità di vita?

migliorerà la mia salute?

gli altri ne trarranno beneficio?

Spesso le persone sono sorprese di sentirsi meglio quando smettono di abbuffarsi o di mangiare pochissimo. Anche problemi leggeri di abbuffate e di restrizioni ossessive possono avere dei sottili effetti negativi su molti aspetti della vita. A volte può capitare che siate irascibili senza motivo, che la concentrazione non sia al massimo, che evitiate incontri sociali in cui in realtà vi piacerebbe partecipare, e che abbiate problemi di salute. Queste sono dirette conseguenze del vostro problema alimentare e che si risolveranno a mano a mano che questo migliorerà. Un altro beneficio del cambiamento è il suo effetto sull’umore e sulla propria autoimmagine: molte persone scoprono che vengono ripristinati il senso del rispetto di sé e l’autostima. Uno degli aspetti più gratificanti del fatto di aiutare le persone a superare i problemi alimentari è vedere la personalità sottostante che emerge quando il problema regredisce. La depressione, la tensione e l’irascibilità diminuiscono, la concentrazione migliora, e i vecchi interessi (forse dimenticati) ritornano; miglioreranno i rapporti e i risultati al lavoro.

Naturalmente dovreste prendere in considerazione anche gli eventuali svantaggi del cambiamento. Potreste essere preoccupati di come vi sentireste nel caso non aveste successo. Forse siete tentati di non fare niente piuttosto che rischiare di fallire. Anche se questo è comprensibile, è un atteggiamento disfattista che dovreste cercare di eliminare. Ci sono tutti i motivi per sperare che, con un aiuto adeguato, il vostro problema migliorerà. Se scoprite che riuscite a fermare prontamente le abbuffate o le restrizioni, avete perlomeno imparato che il problema è superabile. D’altro lato, se scoprite che non è facile cambiare, avrete imparato che questo è un problema grave, forse più di quanto avevate immaginato. In questo caso dovreste forse pensare di prenderlo in considerazione più seriamente di quanto non abbiate fatto finora.

Per cambiare ci vuole tempo e i problemi alimentari non si risolvono nel giro di poche settimane. Ci sono probabilmente periodi in cui le cose vanno bene, altri in cui vi bloccate, e momenti in cui avete delle battute d’arresto e il problema sembra peggiorare. Anche dopo che avrete smesso completamente di abbuffarvi o di restringere l’alimentazione, il bisogno di farlo continua spesso per parecchi mesi. Non lasciatevi scoraggiare. Questo stimolo sarà causato dalle stesse circostanze che provocano le abbuffate o i digiuni e le restrizioni. Il percorso terapeutico vi aiuterà a resistere a questo bisogno, che diminuirà gradualmente fino a scomparire.