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LETTERA ALL’ANORESSIA

LETTERA ALL’ANORESSIA

Cara anoressia,

in realtà non sei affatto cara e neanche semplicemente anoressia, nel senso letterale del termine di mancanza di appetito…sei l’infernale compagna che ritrovo nel letto ogni mattina, mi hai stretto nella tua morsa. E io non riesco a respirare perché hai spinto la mia testa sotto l’acqua. L’hai fatto perchè, sotto la superficie dell’acqua, tutti i segnali dal mondo esterno arrivano attutiti, così speravi che io potessi continuare a non accorgermi di niente per tutta la vita. Per tanto tempo mi hai fatto sognare di essere diversa da tutte le altre ragazze. Mi hai fatto sognare di sentirmi forte, soddisfatta, sicura di me. Allora pensavo che fosse divertente essere differente, ma a lungo termine ho scoperto che non è affatto così. All’improvviso mi sono accorta che era vero, che, sì, ero davvero diversa, ma non diversa come avrei voluto. Non diversa nell’accezione positiva del termine, non diversa come avevi promesso di farmi diventare. Perché non hai mantenuto le tue promesse? Perché mi hai portato sulla vetta della montagna per poi spingermi di sotto? Perché mi hai raccontato bugie così simili alla verità che io alla fine ho inevitabilmente per crederci? E, come al solito, non hai risposte alle mie domande. Mi avevi detto che eri tu la risposta, ma più vado avanti, più restano solo tanti interrogativi. Hai preteso e hai preso tante cose da me, ma non me ne hai restituita indietro neanche una. Dov’è la mia adolescenza? Tutte le cose che avrei potuto vivere e che non ho vissuto? Mi hai rinchiusa in una bolla di sapone, era bella e io lì dentro credevo di essere felice. Ma mi isolava dal resto del mondo. E adesso che la bolla è scoppiata, non rimane niente. Neanche il riflesso, nemmeno uno spicchio della felicità che mi avevi promesso. Sono arrabbiata con te lo sai? Sì, sono arrabbiata perché alla fine non ho avuto niente di quello che mi aspettavo da te. Mi hai illusa e presa in giro. Mi hai dato qualcosa di effimero facendomi credere che era granitico. Mi hai mentito. Mi hai ferita. Mi hai fatto passare i momenti peggiori della mia vita. Sono arrabbiata perché mi hai rubato anni, possibilità, scelte. E sono molto arrabbiata non semplicemente per quello che hai fatto a me, ma anche per quello che hai fatto passare alle persone che mi stavano intorno. Hai fatto soffrire la mia famiglia: li hai fatti piangere, preoccuparsi, sentirsi in colpa, passare notti insonni ad interrogarsi sui loro inesistenti sbagli…loro che non avevano fatto niente di male, niente di errato! Sono molto arrabbiata perché non mi hai impedito di reagire. E un’altra cosa che odio è che mi hai resa felice, ti odio perchè mentre restringevo mi hai resa felice, soddisfatta, tranquilla, mi hai fatta sentire forte, sicura, capace di controllo. Ti odio perchè tutto questo è effimero, ma mi davi la sensazione che avrebbe potuto durare per sempre. Ti odio perché mi hai fatto apprezzare io mio corpo solo quando ero XX chili. Ti odio perché mi hai fatto passare momenti in cui mi sentivo onnipotente. Ti odio perché tutto questo mi è piaciuto. Adesso lo so che non sei altro che un falso, ma un falso così verosimile da poter sembrare la realtà, ma non lo sei. Perfortuna non lo sei! E se ti azzardi a farmi venire ancora paranoie, ti mando a quel paese. Puoi cercare di farmi venire le ansie peggiori, non m’interessa. Anoressia, lo vuoi capire che adesso sei solo un peso? Sì, proprio tu, un peso! Tu che hai sempre cercato di non far pesare niente…Sei falsa, bugiarda, non voglio darti la soddisfazione di vedermi restringere, non ti meriti le mie lacrime e i miei dolori. Cosa mi stai dando tu ora? Perché io non vedo più niente, solo giorni fatti di ossessione e di vuoto. Da adesso in poi non te la darò mai più vinta. Certo alcuni giorni starò peggio, avrò voglia di ricominciare e restringere, ma non mi arrenderò, te lo assicuro, cadrò e sarò capace di rialzarmi. È bella la tua perfezione, ma è spersonalizzata, dai sicurezza e senso di controllo, ma qui dentro mi lasci solo un gran vuoto e un gran freddo. Vattene anoressia, non ti permetto più di controllare la mia vita!

Firmato Veggie

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