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DISTURBI ALIMENTARI: COME GUARIRE

DISTURBI ALIMENTARI: COME GUARIRE

Parlando di disturbi alimentari e di come guarire è necessario affrontare il discorso del cambiamento, in quanto non è possibile guarire da un Dca senza cambiare abitudini, pensieri, atteggiamenti relativi al cibo e al proprio corpo. Ci sono due aspetti relativi alla disponibilità al cambiamento da prendere in considerazione. Il primo è quanto sia importante il cambiamento per l’individuo, il secondo è quanto l’individuo sia sicuro di poterlo affrontare. Per capire come poter cambiare è necessario prendere tempo per l’ascolto, provare a vedere le diverse prospettive e andare a piccoli passi. Spesso è difficile fare tutto questo da soli, è necessario farsi aiutare e lavorare insieme, guidati e motivati al cambiamento. L’aforisma sul cambiamento nei disturbi alimentari è “Solo tu ce la puoi fare, ma non ce la puoi fare da solo”.

Le persone divengono più propense al cambiamento se: 1. Per loro è importante cambiare, per esempio i benefici sono di gran lunga maggiori degli aspetti negativi. 2. Sono fiduciosi nel fatto che possano cambiare.

I disturbi alimentari, in particolare l’anoressia, tendono a perdurare nel tempo e sono difficili da trattare. Il disturbo alimentare finisce per essere utilizzato come una funzione di vitale importanza, che può far ricevere anche dei fittizi benefici. Poter cambiare e guarire presuppone rinunciare a tali benefici. La malattia può far sentire al sicuro; può far sentire speciali; può attutire e sopprimere le emozioni e servire come segnale alle altre persone, in maniera indiretta, sul fatto che c’è qualcosa che non va. Il problema alimentare inoltre aiuta ad evitare di pensare e confrontarsi con i propri spaventosi problemi, con gli eventi stressanti, o con le interazioni con il mondo esterno o con gli altri.

A differenza della maggior parte delle persone che sono malate, le persone con un disturbo alimentare non riconoscono di avere un problema e non vogliono cambiare. E’ importante riconoscere i comportamenti problematici e aiutare ad accettare i sentimenti ambivalenti piuttosto che provare ad argomentare in maniera razionale nello sforzo di persuadere, o avere un confronto testa a testa. E’ meglio focalizzarsi sugli sforzi che si stanno facendo attualmente piuttosto che sul risultato. E se si riconosce di non farcela è necessario farsi aiutare!

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