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POLE DANCE E TERAPIA

POLE DANCE E TERAPIA

Fin da subito, quando ho conosciuto la Pole Dance, ho sentito e capito che conteneva un enorme potenziale terapeutico e che potevo introdurla nella terapia. A volte mi domando se sia solo una mia idea, data la mia passione, o se sia universalmente così terapeutica per tutti. Le testimonianze delle persone che ho conosciuto che praticano Pole Dance confermano il valore terapeutico di questa disciplina. Per descrivere come la Pole Dance sia davvero terapia voglio riportare le parole di una delle mie prime insegnanti di Pole Dance, una bella persona che stimo molto.

Ad oggi posso dire di non aver finito con le insicurezze, ma di non viverle più come un problema. Per anni mi sono sentita in imbarazzo e chiedevo scusa se non ero abbastanza brava, abbastanza alta, abbastanza magra, abbastanza preparata. MA SCUSA DE CHE??? Chiedi scusa se ti comporti male, se fai un torto, non se stai lavorando o allenandoti per qualcosa e non ti senti al 100%. Dovrai semmai chiedere scusa a te stessa se stai impiegando poco o troppo tempo in qualcosa piuttosto che in altro o se maltratti il tuo corpo non mangiando mai una fetta di pane perché sono carboidrati.

Cosa è cambiato? Beh, sicuramente sono cresciuta di età e quindi di consapevolezze, sicuramente ho smesso di frequentare nella mia vita persone che non mi facevano sentire abbastanza (amicizie a amori), sicuramente ho fatto quello che sentivo “in mio potere” per migliorarmi.
Cosa ancora non ho fatto? Ancora non riesco a staccarmi di dosso la (stupida) sensazione che la gente stia lì a guardare quello che faccio e che non faccio, per esempio i miei errori nella Pole, una parola sbagliata, sempre pronta a giudicarmi.

E la Pole Dance cosa c’entra?
Beh, quando ho iniziato Pole Dance mi vergognavo di tante cose in più: del mio corpo, dell’espormi in pubblico, del mostrarmi in generale, mi giustificavo ogni volta che spiegavo i miei studi, mi sembrava di aver fatto qualcosa ma mai abbastanza, niente di straordinario.
La Pole mi ha aperto la strada verso l’accettazione del mio corpo, verso la voglia di allenarmi e mangiare più sano e quindi vedermi meglio e, allo stesso tempo, mi ha fatto credere che sarei riuscita dove non credevo…perché insomma chi mai pensava ci sarei riuscita?

Ci sono voluti anni per capire che continuavo, nello sport e nello studio, a vivere male il confronto con gli altri, anni a capire che un amico o amore non è chi si alimenta delle tue insicurezze, ma chi invece ti spinge a superarle, e via dicendo.

La verità è che io sono fisicamente più in forma ora rispetto ad anni fa. Ho avuto sempre una gran paranoia per la mia pancia e i miei fianchi, ma a un certo momento proprio quel punto doveva stare scoperto per farmi fare presa sul palo e allora nel mio angolino in palestra mi scoprivo.
Poi piano piano vedevo che stavo appesa a testa in giù tenendomi per una gamba sola e nemmeno facevo caso alla coscia che si schiacciava ed usciva la buccina d’arancia o al rotolino che spuntava, perché GUARDA COSA STO FACENDOOOOO!!! Ecco da lì è stata tutta una discesa. Discesa che è piena di ostacoli tutt’ora, ma che comunque è una discesa.

Quanto al mio lato emotivo, so bene quante cose ho ancora lì da fare, da scoprire, “so di non sapere”. Ma so anche che sono capace in qualcosa e difendo questa mia capacità, perché essere sicuri di una propria abilità o di un proprio percorso di studi o di una propria cosa è giusto, è bello e non è presuntuoso.”

Diventare sempre più sicuri di sé è possibile, e la Pole Dance vi aiuterà in questa conquista!

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