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DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE: FORSE IL PROBLEMA NON E’ IL PESO

DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE: FORSE IL PROBLEMA NON E’ IL PESO

Si può soffrire di disturbi alimentari a prescindere dal proprio peso: sono disturbi dell’alimentazione, non disturbi del peso! Infatti il criterio per stabilire se una persona ha superato i disturbi alimentari non è prettamente legato al peso, che è solo uno dei tanti fattori presi in considerazione. Si può soffrire di anoressia, bulimia o alimentazione compulsiva a prescindere dal peso che si ha, perché il vero problema, il disagio di cui la persona soffre è legato al rapporto che ha con se stessa e con il cibo.

Non possiamo sapere cosa sta passando una persona; bisogna passare dal desiderare un certo corpo a volere la propria salute, bisogna capire che non è detto che il corpo che abbiamo sempre sognato ci darà davvero la felicità…è vero che nella nostra società magrezza e salute sono spesso considerati sinonimi, ma se raggiungere una certa fisicità ci ha portati a sviluppare un cattivo rapporto con il cibo, con l’alimentazione e con il nostro corpo evidentemente quell’equazione non è sempre valida!

Se le abitudini salutari ci portano a ossessionarci allora non sono tali…

Se vogliamo guarire da un disturbo alimentare o anche semplicemente ripristinare un rapporto sano con il cibo, dobbiamo capire che bisogna scegliere tra le due cose: tornare a essere in salute oppure avere il corpo dei propri sogni e vivere una vita di restrizioni.

Concentrarsi sulla guarigione, su quanto sia più importante la salute e avere un rapporto sereno con il cibo, con l’alimentazione e con il proprio corpo rispetto a focalizzarsi sull’aspetto esteriore, è fondamentale per riuscire a sfuggire a certi meccanismi e alle dinamiche mentali che tengono prigionieri all’interno di un disturbo dell’alimentazione.

Non è per nulla semplice e ci vuole molta forza e coraggio per accettarlo ma ci si può riuscire! Un fattore determinante è smettere di parlare a te stesso in certi termini: siamo abituati a guardarci allo specchio e pensare “che schifo”, a cercare difetti.

Spesso rivolgiamo al nostro corpo commenti che mai indirizzeremo ad altre persone, tendiamo a essere incredibilmente critici e questo si ripercuote sul rapporto che abbiamo con noi stessi; a volte dovremmo chiederci “lo diremmo a un nostro amico? un nostro familiare? o a una persona a cui teniamo? useremmo proprio queste parole verso qualcun altro? verso qualcuno a cui vogliamo bene?”

Se la risposta è no, perché dirlo a noi stessi? Il motivo per cui vogliamo bene agli altri e il motivo per cui gli altri vogliono bene a noi, non ha nulla a che vedere con il nostro aspetto. Se non ci rivolgeremmo in un certo modo a una persona a noi cara, non dovremmo farlo neanche nei confronti di noi stessi eppure a volte capita di essere così abituati a farlo da non rendersene quasi più conto. Parlare a se stessi con toni di rimprovero diventa l’abitudine (Fonte: Francesca Mittoni).

Se anche tu hai un cattivo rapporto con te stesso, con la tua immagine, con il tuo corpo e con il peso, con il cibo e con l’alimentazione, e non riesci da solo a smettere di parlarti in certi termini, puoi farti aiutare e intraprendere un percorso di tipo psicologico.

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