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DISTURBI ALIMENTARI E ANORESSIA: QUALE AIUTO?

DISTURBI ALIMENTARI E ANORESSIA: QUALE AIUTO?

Una caratteristica nell’anoressia e nei disturbi alimentari in genere è il fatto di volersi in cento altri modi possibili, ma non così come si è! Allora confluire tutte le energie nel cibo, nel cercare di diventare sempre più magra, o nel pensare solo a mangiare e consumare, nutrirsi solo in vista delle calorie da spendere, aiuta ad avvicinarsi a un ipotetico obiettivo più desiderabile: “sono troppo chiusa e introversa, se perdo X chili sarò più interessante e piacerò di più”, “ho pochi amici e non mi piace quello che faccio, se perdo X chili starò meglio”, “ho un rapporto difficile con i miei genitori, se mi concentro sul cibo, su come bruciare le calorie, non ci penso”, “non sono soddisfatta della mia vita, se mangio e mi abbuffo (o non mangio per niente) mi sento meglio”. Questi sono solo alcuni esempi delle promesse fasulle che un disturbo del comportamento alimentare porta con sé, peccato che spesso si arriva a crederci, ci si illude che il vero problema stia lì, nel cibo, nel corpo, e non si riflette sui veri motivi che fanno stare male. Oppure si adopera l’anoressia e qualsiasi altro problema alimentare come un surrogato, come una possibile panacea per tutti i mali, pensando che quello possa guarire e cancellare tutto il resto. “Ora ho fame, ma digiunare e resistere fino a sera, mi dà un senso di potenza e forza che mi riempie di orgoglio”, “in questi giorni non sono affatto contenta, ma strafogarmi nel cibo mi dà un momento di pace e serenità”, “reggere ai ritmi quotidiani nelle condizioni in cui mi trovo, mi fa sentire una semi-dea!”.

Tenersi occupati con il cibo, come mangiare poco o invece come abbuffarsi, è infatti un modo per non pensare agli altri problemi, quelli veri della propria esistenza. Ecco perché un aiuto di tipo psicologico è importante, per riuscire a capire cosa ci sta dietro, perché si ha bisogno del cibo in maniera smisurata o perché si ha bisogno di evitarlo (e non ditemi che è perché si vuole dimagrire, quella è la scusa…). Spesso la mente è così pesante che a volte fa sentire pesante anche il corpo. Solo riuscendosi a liberare di tutti i pensieri, le preoccupazioni, le ansie, i grattacapi che attanagliano, si può sperare di risentirsi bene anche con il proprio corpo. Altrimenti, pur perdendo chili o mangiando pochissimo, ci si sentirà pesanti, brutti e male! O invece, anche abbuffandosi, non si riuscirà mai ad afferrare una pur minima serenità e sensazione di benessere.

Forse proprio oggi è il momento per farsi aiutare, e non ripetere “Da domani lo farò…” o “Da domani smetto…!”, sì lo so, ogni giorno ve lo dite e poi non cambia nulla e continuate infelici sulla strada dell’anoressia, del disturbo alimentare e del disagio.

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