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LA TRAPPOLA DELLE ABBUFFATE

LA TRAPPOLA DELLE ABBUFFATE

In spagnolo lo sgarro con il cibo si chiama comida trampa, vale a dire cibo trappola. Questa trappola è direttamente conseguenza delle diete e delle restrizioni alimentari.

Se ti senti oppresso dalle rinunce alimentari, vivrai quello sgarro come una liberazione da una gabbia e quindi come un’evasione senza limiti.

Spesso questa dinamica deriva dall’avere regole ferree o dal vedere tutto come bianco o nero. Dividere i cibi in buoni e cattivi, consentiti e proibiti, e vedere il mondo in bianco e nero porta a renderti sempre più rigido nelle tue scelte alimentari (e non solo), e ad incorrere con più frequenza in abbuffate e “casini col cibo”.

Se ti priverai di un alimento e ti farai la falsa promessa di non mangiarlo perché non puoi, non è concesso, ben presto quell’alimento e quel cibo sarà l’ingrediente della tua prossima abbuffata!

Se invece inserirai gradualmente nella tua alimentazione anche quei cibi che etichetti come cattivi o sporchi, piano piano ansia, paura e senso di colpa legati a quell’alimento spariranno, e svaniranno anche le abbuffate o gli eccessi che avevi con quel cibo trigger.

Più la tua alimentazione sarà varia, meno rischi di correre nella trappola dei cibi proibiti che vuole importi solo una certa categoria di alimenti considerati buoni.

Più un cibo te lo proibisci, più lo desideri e pensi, c’è poco da fare…si svilupperà il craving, cioè quell’intenso desiderio di consumare un determinato alimento cui è difficile resistere.

Per vincere la fame nervosa devi iniziare a non aver paura della bilancia, a non temere determinati cibi, ma soprattutto per avere un buon rapporto con la bilancia e con l’alimentazione è importante imparare a mangiare in maniera consapevole.

Per farlo inizia col prestare attenzione alla velocità con cui mangi e poniti le seguenti domande quando sei davanti al cibo: sto mangiando? mi sto alimentando? mi sto nutrendo?

Sempre più spesso mangiamo ma ci nutriamo troppo poco, siamo in deficit di vitamine e nutrienti, oppure ci alimentiamo ma non nutriamo il nostro cuore e i nostri sensi di ciò che hanno veramente bisogno.

Mangiare lentamente, con costanza senza saltare pasti, con buonsenso rispetto a qualità e quantità, ascoltando ciò che richiedono il nostro corpo e le nostre cellule, ascoltando anche i bisogni del cuore e dello spirito, senza farsi guidare dall’impulso delle emozioni e dei meccanismi automatici è ciò che permette di guadagnare un rapporto sano e sereno con l’alimentazione.

Se da solo non riesci o fatichi a trovare un equilibrio, scrivi a info@spazioaiuto.it